martedì 9 novembre 2010

Pamela Anderson in Israele per "sedurre" gli ortodossi

La celebre star televisiva statunitense Pamela Anderson - una ardente attivista per i diritti degli animali - è impegnata in questi giorni in Israele nel tentativo di convincere la Knesset (parlamento) ad approvare una legge che dovrebbe vietare il
commercio di pellicce. Fra i politici israeliani la maggiore opposizione giunge dai
partiti ortodossi secondo i quali occorre consentire almeno la importazione di pellicce «per motivi religiosi»: ossia autorizzare il commercio degli "streimel", i cappelloni confezionati con decine di code di volpe che sono un elemento essenziale nell'abbigliamento degli ebrei ortodossi. La Anderson nei giorni scorsi ha scritto una lettera al ministro dei culti Yaakov Margi (un rabbino del partito ortodosso Shas) supplicandolo di comprendere che «anche gli animali hanno diritto a beneficiare di sentimenti di compassione». Domani la attrice sarà in parlamento dove
incontrerà deputati ambientalisti - che da mesi lottano per far approvare la nuova legge - e dove spera di essere ricevuta dal rabbino-ministro. «Alcuni secondi dovrebbero bastarmi per persuaderlo» ha detto in una conferenza stampa la Anderson, ben consapevole del proprio ascendente. Ieri, intanto, coperta da una castigata mantellina grigia, ha visitato il Muro del Pianto di Gerusalemme - uno dei Luoghi
sacri per l'ebraismo - e poi si è recata negli studi televisivi di "Ballando con le stelle" dove ha fatto una fugace apparizione.

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