giovedì 27 maggio 2010

Coop, lettera di Gasparri e Kahlun


Lettera aperta di esponenti politici e della cultura al premio Nobel Rita Levi Montalcini e all'attrice Luciana Litizzetto, dopo le notizie su un «boicottaggio» da parte dei supermercati delle catene Coop e Conad di alcuni prodotti agroalimentari israeliani.
I firmatari della lettera scrivono alla Montalcini in quanto beneficiaria, con la sua Fondazione, di sovvenzioni delle Coop e alla Litizzetto perchè «volto» delle pubblicità dei supermercati. Un appello affinchè «chiedano a Coop e NordiConad di desistere da una scelta 'suicidà, che farebbe più danni agli italiani che ad Israele». «La posizione - aggiungono - è talmente faziosa che non merita neppure di essere discussa». Secondo i firmatari, «il provvedimento di Coop e NordiConaddovrebbe piuttosto applicarsi a tutti i Paesi dove non sono rispettati i diritti umani fondamentali, dove le libertà individuali sono violate o inesistenti, dove la censura non permette al mondo e neppure alle organizzazioni umanitarie di verificare le condizioni di vita della popolazione». «Forse Coop e NordiConad rifiutano di approvvigionarsi di prodotti iraniani e cinesi o dei tanti paesi del mondo dove queste violenze sono cronaca quotidiana?», chiedono gli estensori della lettera che sottolineano inoltre i danni
economici di queste scelte sulla filiera «in gran parte italiana», soprattutto in un momento di crisi. Infine, i firmatari, considerano «tristemente comico» che questi supermercati rifiutino prodotti coltivati nei territori occupati che invece sono normalmente acquistati dai paesi arabi: «In Italia purtroppo sempre più spesso proprio quella sinistra che dovrebbe essere equa e solidale, vuole essere perfino più realista del re... arabo! Vi ringraziamo per l'attenzione e speriamo di potere ottenere il Vostro aiuto».
La lettera è firmata da Vito Kahlun (responsabile giovanile del Pri), Maurizio Gasparri (capogruppo PDL al Senato), dai deputati del Pdl Benedetto Della Vedova, Aldo Di Biagio, Fiamma Nirenstein, Andrea Orsini ed Enzo Raisi, dal deputato dell'Api Gianni Vernetti, dal giornalista ed ex deputato Pd Peppino Caldarola, da Piercamillo Falasca (Vice-presidente di Libertiamo), da Angelo Moscati (Presidente bene berith giovani), fa Carmelo Palma (Direttore di
Libertiamo.it), dal giornalista Angelo Pezzana, da Giuseppe Piperno (Presidente Unione dei Giovani Ebrei Italiani), da Filippo Rossi (Direttore Farefuturo webmagazine), da Sergio Rovasio (Segretario dell'Associazione Radicale «Certi Diritti», da Alberto Tancredi (Presidente Associazione Romana Amici d'Israele) e da Sofia Ventura ( Politologa Università di Bologna).
Nei giorni scorsi, la Conad ha sostenuto che non è in corso alcun boicottaggio nei confronti di Israele ma solo una «richiesta di informazioni» ad un produttore di pompelmi, l'Agrexco, per verificare (a seguito di alcune segnalazioni da organizzazioni umanitarie locali) se la produzione sia avvenuta «nel rispetto non solo del capitolato di fornitura, ma anche delle condizioni di legalità prescritte dal diritto nazionale e sovranazionale». La Conad ha anche precisato che si tratta di «quantitativi irrilevanti» di pompelmi, la cui produzione è peraltro finita ad aprile, e che l'importazione da Israele riprenderà appena il frutto sarà nuovamente disponibile. L'Agrexco è una società a partecipazione statale ed è il maggiore esportatore di prodotti agricoli israeliani in Europa.

1 commento:

  1. Magari prima di pensare ai pompelmi israeliani la Coop potrebbe dare un occhio ai pomodori italiani, che mi pare non sempre vengano raccolti proprio rispettando tutte le regole del lavoro...è solo la consueta ipocrisia all'italiana, per lo più tinta di rosso.

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