domenica 19 settembre 2010

La fine della Cina, Cernobyl e meduse giganti. Ecco le profezie dei cabalisti


C'è che annuncia la scomparsa della Cina dalla carta geografica; chi preconizza l'annessione di Siria e Giordania a Israele; chi intravede nel futuro prossimo l'avvento d'un micidiale virus informatico denominato Cernobyl; e chi si limita a vaticinare sciagure più localizzate, come un'invasione di meduse giganti sulla battigia di casa.
Puntuali ecco anche quest'anno le profezie più o meno bizzarre di rabbini cabalisti alla vigilia Kippur. Nel florilegio degli oracoli,
riecheggiati nei giorni scorsi dai media, spicca per propensione
apocalittica il rabbino Nir Ben Artzi «Dio spazzerà via la Cina dalla faccia della Terra con venti furiosi», ha sentenziato Ben Artzi senza troppi giri di parole e senza precisare nei dettagli la sorte di un miliardo e rotti di cinesi. Poi, ha spinto lo sguardo più a ovest preannunciando che Usa e Ue «si disgregheranno». E, non
pago, ha paventato terremoti come se piovesse: perché «la Terra - è sbottato - è stanca dell'impurità del mondo». In tanta rovina, il rabbino di Talamin ha tuttavia evocato ragioni di conforto almeno per il popolo ebraico, assicurando che - se gli osservanti manterranno intatto il loro fervore - Israele troverà il modo d'allargare i propri confini e di occupare entro l'anno pure Siria e Giordania.
Appena più cauto il confratello Mordechai Ganot, cabalista il cui magistero gode di un'autorevolezza più diffusa fra le comunità ultraortodosse del Paese. Autore ogni anno d'un famoso calendario lunare corredato da mappe del firmamento e intitolato 'Davar Beitò' (Ogni cosa a suo tempo), Ganot ha puntato l'indice su un singolo (e imprecisato) leader del pianeta. «In estate, nel mese di Sivan - ha informato il suo uditorio - un grande sovrano gentile (non ebreo) morirà, un altro ne prenderà il seggio e vi sarà grande confusione» fra gli infedeli. Quindi, basandosi su un versetto biblico, ha definito «molto probabile» che l'evento luttuoso possa essere
opportunamente accompagnato da un sisma devastante. Sicura, nella visione del rabbino, è invece l'epifania d'un virus informatico assai maligno, destinato a infestare i computer di mezzo mondo se non saranno prese per tempo le necessarie contromisure. Il giorno x è fissato per il 22 del mese ebraico di Nissan, che quest'anno coincide, nel calendario gregoriano, con la data dell'anniversario del disastro della centrale nucleare ucraina di Cernobyl, avvenuto nel 1986 nell'Urss gorbacioviana: ragion per cui il virus sarà chiamato Cernobyl. Ganot ha reputato infine saggio mettere sull'avviso gli adepti che nel mese di Tammuz sarà meglio stare alla larga dalle spiagge israeliane, causa il proliferare di «meduse
giganti». E che a Tevet e Shvat non sarà il caso di tirare il collo alle oche, poichè in quel periodo «l'angelo delle oche avrà il permesso di fare del male allo scannatore».

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