Le vacanze in hotel di cui non sia certificato il rispetto dei principi della fede ebraica sono contrarie ai principi di «santità e pudore» e per questo vanno vietate. È l'avviso diffuso da un
gruppo di rabbini israeliani ultraortodossi, i quali hanno invitato la stampa haredi a non pubblicare le pubblicità di alberghi e luoghi di vacanza, eccetto tre hotel del paese certificati "kosher".
«Visto che le vacanze in hotel sparsi per il paese e all'estero pongono ostacoli alla santità e al pudore e che la gente trascorre le vacanze in un'atmosfera di promiscuità e flivolezza - si legge in un comunicato diffuso nei quartieri ultraortodossi delle città israeliane e rilanciato dal sito di Yedioth Ahronoth - chiediamo
alla stampa haredi di non pubblicizzare questi alberghi e, al contrario, rivolgere appelli contro di loro, migliornado così la purezza di Israele». Come se non bastasse, i rabbini precisano che «trascorrere le vacanze in hotel della Terra Santa o all'estero è una delle infrazioni più gravi dei nostri tempi, di cui molti sono caduti vittima. È impensabile quindi - dicono rivolgendosi agli editori - che facciate pubblicità (agli alberghi), inducendo molti al peccato». I rabbini ultraortodossi indicano, infine, tra le tentazioni presenti negli albeghi, la tv e il collegamento Internet in camera.
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