mercoledì 14 luglio 2010

Gli ebrei ultraortodossi vietano vacanze in hotel. Si salvano tre alberghi

Le vacanze in hotel di cui non sia certificato il rispetto dei principi della fede ebraica sono contrarie ai principi di «santità e pudore» e per questo vanno vietate. È l'avviso diffuso da un
gruppo di rabbini israeliani ultraortodossi, i quali hanno invitato la stampa haredi a non pubblicare le pubblicità di alberghi e luoghi di vacanza, eccetto tre hotel del paese certificati "kosher".
«Visto che le vacanze in hotel sparsi per il paese e all'estero pongono ostacoli alla santità e al pudore e che la gente trascorre le vacanze in un'atmosfera di promiscuità e flivolezza - si legge in un comunicato diffuso nei quartieri ultraortodossi delle città israeliane e rilanciato dal sito di Yedioth Ahronoth - chiediamo
alla stampa haredi di non pubblicizzare questi alberghi e, al contrario, rivolgere appelli contro di loro, migliornado così la purezza di Israele». Come se non bastasse, i rabbini precisano che «trascorrere le vacanze in hotel della Terra Santa o all'estero è una delle infrazioni più gravi dei nostri tempi, di cui molti sono caduti vittima. È impensabile quindi - dicono rivolgendosi agli editori - che facciate pubblicità (agli alberghi), inducendo molti al peccato». I rabbini ultraortodossi indicano, infine, tra le tentazioni presenti negli albeghi, la tv e il collegamento Internet in camera.

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