sabato 5 giugno 2010

Il DNA intatto degli ebrei

L'identità genetica degli Ebrei è
rimasta intatta nonostante la Diaspora: infatti una estesa
analisi genetica degli ebrei presenti in Italia, Siria, Grecia e
molti altri luoghi del mondo ha dimostrato che dopo la diaspora
il popolo ebraico ha comunque mantenuto una certa unicità
genetica e che i diversi gruppi di ebrei nel mondo si somigliano
molto di più tra loro che con i non ebrei accanto a cui vivono.
   Quindi, dimostra lo studio diretto da Harry Ostrer del NYU
Langone Medical Center, allo stesso modo con cui si sono
mantenuti uniti nella cultura e nelle tradizioni, gli ebrei
sparsi per il mondo hanno anche conservato un'identità genetica
che continua ad essere riscontrabile dopo secoli. Lo studio ha
messo anche in evidenza un elevato grado di parentela
all'interno di ciascun gruppo di ebrei.
   Pubblicata sull'American Journal of Human Genetics, l'analisi
ha coinvolto ebrei italiani, greci, turchi (Sefarditi) ebrei
siriani, iraniani e iracheni (tutti sefarditi)), ebrei
dell'Europa Orientale (ashkenaziti).
   In tutto si è studiato un campione di 237 partecipanti nella
regione metropolitana di New York, Seattle, Atene, Roma e
Israele. Il loro Dna è stato messo a confronto reciproco e poi
confrontato anche con quello di altri popoli.
   È emerso che nonostante alcune diversità genetiche tra
gruppi di ebrei abitanti in paesi diversi, il loro Dna dichiara
però una profonda somiglianza testimoniando la comune origine
mediorientale. Inoltre sono risultate maggiori diversità
genetiche tra ebrei e non ebrei abitanti nello stesso paese che
non tra i vari gruppi di ebrei abitanti in paesi diversi. Infine
è emerso un forte grado di parentela tra ebrei di uno stesso
gruppo; per esempio tra gli ebrei ashkenaziti si riscontra un
alto grado di parentela simile a quello tra cugini di primo
grado.

Nessun commento:

Posta un commento